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Lo Magno artecontemporanea: la luce di Sicilia nel mondo

Il gallerista Giuseppe Lo Magno racconta la nascita, le motivazioni e le evoluzioni dei 20 anni (+10) di attività di Lo Magno artecontemporanea, fondata nella sua Modica nel 2003.

Lo Magno artecontemporanea ci apre oggi le porte della galleria di Modica, nella costa siciliana in provincia di Ragusa, in occasione delle celebrazioni dei primi 20 anni di attività della galleria d’arte contemporanea.

Ma l’avventura nel mondo dell’arte del suo fondatore Giuseppe Lo Magno inizia ben prima, esattamente 30 anni fa.

Nata dal connubio tra lo slancio culturale radicato nel territorio e il desiderio di sperimentazione del suo cittadino, la galleria è nota per la volontà esplicita di “portare la luce di Sicilia nel mondo”, accompagnata da una particolare accoglienza e una costante propensione alla connessione.

Fonti e approfondimenti in fondo all’intervista.

Staff Lo Magno artecontemporanea

Lo Magno artecontemporanea: ritratto del team di lavoro.

Vorrei iniziare ascoltando la storia di come è nata la galleria e di quali motivazioni ti hanno spinto, vent’anni fa, ad aprire un luogo dedicato al contemporaneo proprio nella cittadina di Modica, situata all’estremo sud-est della Sicilia.

Giuseppe Lo Magno: Modica è la mia città natale.
Il sogno di una buona percentuale di giovani del territorio, già dagli anni ‘80 o forse prima, era quello di cercare altrove possibilità lavorative. Fenomeno dovuto un po’ al senso di esclusività dato a molti luoghi fuori dall’isola, un po’ alla radicalità con cui i nostri parametri culturali e sociali creano ancora oggi stereotipi che si pensava di poter superare andando fuori.

Così, dopo la prima esperienza a Milano risalii il fiume e tornai ad utilizzare gli strumenti donatimi dalla mia prima formazione: l’arte della corniceria. A 23 anni inauguro il mio laboratorio di cornici artigianali. Anno 1993 (trent’anni fa), da quel momento in poi tutto si rivelò pieno di sfumature mai conosciute, tinte sgargianti e caratteri eclettici. Artisti, mostre, luoghi di cultura. 10 anni di questo flusso mi permisero di arricchire la mia cassetta di attrezzi che diventò anche passione per l’arte e per chi la portava avanti.

Nel 2003 nasce lo spazio espositivo Lo Magno artecontemporanea.

Lo Magno artecontemporanea | Rossana Taormina: Grigio, 2021, 60 x 90 cm

Rossana Taormina: Grigio, 2021 – acrilico su carta e vecchia foto nello stato originale, 60 x 90 cm | courtesy Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

Puoi raccontarci le peculiarità del contesto culturale locale di Modica?

Giuseppe Lo Magno: Volendo fare un confronto, seppur forzato, possiamo paragonare la nascita del movimento culturale e artistico del territorio ibleo a quella di quella porzione di Los Angeles divenuta l’epicentro dell’industria cinematografica agli inizi dello scorso secolo: Hollywood.
Oltre a tanti altri motivi, furono le condizioni climatiche asciutte e assolate, gli scenari accoglienti e policromi californiani a falicitare le riprese in esterna dei primi lungometraggi.

Così il nostro paesaggio, la nostra luce diede materia viva agli artisti che dalla seconda metà del XX secolo fondarono il movimento culturale e artistico conosciuto come il “Gruppo di Scicli” di cui si fece portavoce Piero Guccione.

Le nostre campagne divennero un bacino attrattivo per tutti gli intellettuali d’Italia.

Ancora oggi il lascito è quello di una propensione verso la figurazione retta dall’opposizione all’astrazione.

Gli artisti del territorio, hanno saputo declinare, ognuno a suo modo, il carattere unico della nostra luce, che di questi lavori diventa il fulcro.

Lo Magno artecontemporanea | Giovanni Iudice: Spiaggia, 2022, 34x56 cm

Giovanni Iudice: Spiaggia, 2022 – matita su carta, 34×56 cm | courtesy Lo Magno artecontemporanea

Quali sono le linee guida nella progettualità della galleria che stanno alla base di tutte le scelte espositive, le collaborazioni e le attività?
O anche: che cosa distingue la vostra galleria dalle altre presenti sul territorio?

Giuseppe Lo Magno: Le scelte che ogni giorno muovono la nostra catena di produzione e distribuzione di idee si basano su un semplice concetto: creare quanti più canali possibili che colleghino gli artisti siciliani ai movimenti culturali nazionali ed internazionali.

Quindi l’obiettivo perseguito dalla nostra realtà artistica è quello di far rilevare sullo scenario internazionale il lavoro delle persone in cui crediamo.

Un lavoro portato in auge sia da professionisti che da giovani emergenti. L’unico fattore comune è la motivazione. La grande spinta verso la trascendenza. L’infinito spazio in cui si muove l’arte e coloro che ne sanno cogliere l’importanza.

Lo Magno artecontemporanea | Giuseppe Colombo: Finestra sul mare, 2021 - olio su tela, cm 175x130

Giuseppe Colombo: Finestra sul mare, 2021 – olio su tela, cm 175×130 | courtesy Lo Magno artecontemporanea

Nel 2023 la galleria celebra i suoi primi 20 anni di vita. Quali sono i progetti in programma per quest’anno?

Giuseppe Lo Magno: Vogliamo celebrare l’anno 2023 mettendo in pratica quello che è la nostra idea di sviluppo: l’apertura di uno spazio espositivo aggiuntivo a quello di Modica.

In linea con la nostra esigenza interiore di celebrare le bellezze del nostro territorio e le tradizioni della nostra cultura artistica, approderemo in un luogo che ci comprende benissimo. In un luogo-cornice di epoca tardo-barocca dove abbiamo previsto un calendario mostre ricco di eventi e celebrazioni artistiche.

Prossimo evento imminente una personale dell’artista palermitano Ignazio Cusimano Schifano.

Lo Magno artecontemporanea |Emanuele Giuffrida: Study for Etna 80 (on the sled 2), 2023, cm 75x103

Emanuele Giuffrida: Study for Etna 80 (on the sled 2), 2023 – olio su carta, cm 75×103 | courtesy Lo Magno artecontemporanea

Guardando al passato, invece, quali sono state le principali tappe evolutive, i traguardi raggiunti e le difficoltà superate fino ad ora?

Giuseppe Lo Magno: L’evoluzione è irrefrenabile. La crescita è l’obiettivo per cui muoviamo i nostri passi.

Guardando al passato se possiamo segnare delle tappe lo dobbiamo al coinvolgimento di artisti come Piero Guccione o Franco Battiato, che hanno creato attorno al nostro spazio un movimento orbitale di artisti e intellettuali beneficiari di sapere e conoscenza. E così un susseguirsi di nomi e persone azionisti della nostrà realtà, Sandro Bracchitta, Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Emanuele Giuffrida, Rossana Taormina, Giovanni Viola, William Marc Zanghi.

Flusso che ci ha permesso la partecipazione a fiere di settore, a collaborazioni con enti pubblici, musei e luoghi privati in tutta Europa.

Le difficoltà non sono bastate a rendersi partecipi. Ovviamente in un territorio-scantinato come la costa del sud est siciliano è necessaria una maggiore spinta sia sociale (bisogno di empatizzare con ambienti estranei ai luoghi comuni siciliani) che economica (spostamenti e aggiornamenti in era non digitale e non social).

Lo Magno artecontemporanea | William Marc Zanghi: White Monkey Island, 2022, 60x46 cm

William Marc Zanghi: White Monkey Island, 2022 – vernici industriali su tela, 60×46 cm | courtesy Lo Magno artecontemporanea

Quali sono le prossime sfide e i sogni per il futuro della galleria?

Giuseppe Lo Magno: Il lavoro della galleria oggi è chiaro per noi ed è indipendente da tendenze o necessità di mercato.

  1. Acquisizione di nuovi giovani artisti del territorio.
  2. Osmosi e scambi culturali artistici con realtà partner su scala mondiale.
  3. Partecipazione a fiere di settore su tutto il territorio UE.
  4. Ampliamento spazi espositivi e aggregazione di nuove sedi
Lo Magno artecontemporanea | Giovanni Viola: Trasparenza leggera, 2023 - olio su tela, 75.5 x 100 cm

Giovanni Viola: Trasparenza leggera, 2023 – olio su tela, 75.5 x 100 cm | courtesy Lo Magno artecontemporanea

Ampliando gli orizzonti, che cosa pensi delle nuove frontiere digitali per il contemporaneo?

Giuseppe Lo Magno: Avendo spiegato i pilastri che tengono in piedi la rete delle nostre risorse, posso rispondere che non sono molto interessato alle nuove frontiere del digitale per il contemporaneo. Ciò non esclude la mia attenzione verso ogni sfaccettatura di questo.

Veduta: Unda Mater, Sandro Bracchitta solo show, Lo Magno artecontemporanea, 01.10.2022-26.11.2022

Veduta: Unda Mater, Sandro Bracchitta solo show, Lo Magno artecontemporanea, 01.10.2022-26.11.2022

E che cosa vorresti veder cambiare dell’attuale sistema dell’arte?

Giuseppe Lo Magno: Avrei piacere nel vedere una maggiore apertura delle istituzioni di settore e quindi una minore selettività. La difficoltà che si riscontra spesso è relativa alla poca accessibilità ai luoghi pubblici.

Insomma un discorso legato a dinamiche pregresse, che magari potrebbe risultare eccessivamente esaustivo in questo contesto.

FONTI e APPROFONDIMENTI:
sito web ufficiale Lo Magno artecontemporanea (link)

Veduta: Stand Lo Magno, ArteFiera Bologna, 13-15 maggio 2022, Tempo incolume, Rossana Tormina solo show

Veduta: Stand Lo Magno, ArteFiera Bologna, 13-15 maggio 2022, Tempo incolume, Rossana Tormina solo show

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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