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Visitando miart 2024: il “soft power” di Théo Massoulier

In occasione di miart 2024, GAEP Gallery è invitata a presentare il lavoro dell’artista Théo Massoulier, selezionato tra le tante proposte esposte in fiera.

178 gallerie provenienti da 28 paesi con più di 1000 opere esposte sono i numeri da capogiro di questa ventottesima edizione di miart, intitolata No Time No Space, in omaggio a Franco Battiato.

L’esperienza di fiera ti risucchia infatti in una dimensione in cui è possibile perdere la cognizione spazio-temporale, circondati su ogni lato da opere futuristiche piuttosto che decisamente passatiste e visioni più o meno poetiche, ancorate a un’epoca in cui tutto è già visto e tutto è già fatto.

Visitare una fiera senza smarrirsi troppo è diventato perciò essenziale, e un modo per farlo è proprio conoscere che cosa ciascuna fiera ha da offrire.

Che cosa ci offre allora miart?

Grazie alla presenza internazionale a Milano, miart rappresenta soprattutto una finestra su ciò che gira nel mercato là fuori, ben oltre il Mediterraneo, e uno spaccato di quello che noi dalla penisola vogliamo mostrare al mondo.

Per quanto mi riguarda, l’obiettivo è sempre quello di portarmi a casa un approfondimento nuovo rispetto alle ricerche già osservate nelle altre fiere d’arte che frequento.

Oggi incontriamo quindi un artista che mi ha colpito a prima vista per motivazioni di ricerca, tecniche ed estetiche, e per alcune premesse condivise che ho realizzato solo in seguito, smaltita la sbornia da fiera, ma che il mio istinto non si era lasciato sfuggire.

GAEP Gallery (Bucharest, Romania) ci racconta dell’artista francese THÉO MASSOULIER.

installation views: Gaep booth at miart 2024 | ph. Sebastiano Luciano

installation views: Gaep booth at miart 2024 | ph. Sebastiano Luciano

@ GAEP Gallery, Bucharest (Romania)
Perché hai scelto di presentare THÉO MASSOULIER a miart 2024?

Andrei Breahnă, co-founder Gaep: Il lavoro di Théo Massoulier (1983) si confronta con alcune delle domande più affascinanti del presente:

Come sarà il futuro, se la tecnologia venisse incorporata nei nostri corpi, non solo nelle nostre vite, e se cessasse di essere uno strumento sotto il nostro controllo?
Fino a che punto arriveremo nella manipolazione della materia vivente?
La nostra accettazione della transitorietà cambierà in qualche modo di fronte a un ambiente sempre più precario?
E il nostro rapporto con l’alterità e il perturbante?

Accattivanti e insieme stimolanti, le sue sculture, gli assemblaggi e i dipinti in bassorilievo presentano un’ampia gamma di riferimenti, dalla biologia, ingegneria genetica e filosofia al biopunk, giochi di simulazione e arte Neo-Geo.

L’artista è infatti particolarmente influenzato dal “soft power” giapponese (manga, anime, film) che ha assorbito prima in qualità di adolescente francese alla fine degli anni ’90 e poi nel tempo trascorso viaggiando e lavorando in Giappone.

Molti visitatori del nostro stand a miart hanno riconosciuto l’estetica dell’ikebana (arte della disposizione dei fiori recisi – n.d.r.) e la sensibilità del wabi-sabi (accettazione della transitorietà e dell’imperfezione delle cose – n.d.r.) nella serie di sculture intitolata 5G, e hanno creato un collegamento tra i kaiju (mostro tipico della fantascienza giapponese – n.d.r.) e gli assemblaggi zoomorfi della serie CriSpr.

La presentazione ruotava attorno ai nuovi lavori di queste due serie in corso, che sembrano micropaesaggi colorati come gioielli (la serie 5G) e creature fantascientifiche (la serie CriSpr), richiamando alla mente, forse, un futuro di ibridazione, in cui diverse forme di materia vivente e non vivente coesistono in un’unica entità.

Nella sua pratica, Théo agisce come un meticoloso bricoleur che sintetizza minerali e piante con artefatti o frammenti di tecnologia umana.
Nonostante la loro diversa materialità, le opere vantano una rigorosa costruzione concettuale, poiché esaminano la fusione tra biologia e tecnologia, le questioni di mutazione e metamorfosi e le distinzioni tassonomiche sempre più confuse tra naturale e sintetico.

Sentivamo che il pubblico di miart avrebbe apprezzato tutti questi livelli.

www.gaepgallery.com
instagram: @theomassoulier

Théo Massoulier: CriSpr.2024.II, 2024 - mixed media, 33 x 25 x 45 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Théo Massoulier: CriSpr.2024.II, 2024 – mixed media, 33 x 25 x 45 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Théo Massoulier: 5G.2024.XII, 2024 - mixed media, 15 x 10 x 20 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Théo Massoulier: 5G.2024.XII, 2024 – mixed media, 15 x 10 x 20 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Théo Massoulier: 5G.2024.XV, 2024 - mixed media, 15 x 10 x 20 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Théo Massoulier: 5G.2024.XV, 2024 – mixed media, 15 x 10 x 20 cm | courtesy of the artist and Gaep | ph. Sebastiano Luciano

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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