Anche quest’anno la cinquantesima edizione di ArteFiera 2024 ha colmato i nostri cuori d’arte contemporanea, accontentando tutti i gusti e tutte le tasche (quasi!).
Io mi sono avvalsa della collaborazione dello staff “aperto” di ArTalkers, mandando in ricognizione tra gli stand colleghi e amici fidati, confrontando foto e video, mettendo insieme diverse call, i materiali messi a disposizione dalla fiera e dalle 171 gallerie partecipanti, e monitorando costantemente i social di altri addetti ai lavori.
Certamente non ho respirato dal vivo l’atmosfera di questa edizione, né potuto vedere le mostre e gli allestimenti senza il filtro dello schermo.
Ho cercato però di mantenere nella selezione il solito spirito che mi guida in ogni fiera: portarmi a casa un approfondimento inedito tra le proposte custodite nei padiglioni.
Oggi incontriamo 2 artisti, nati negli anni ’80, che si muovono tra video e fotografia.
Ciascun artista è presentato dalla galleria di riferimento.
- GALLERIA VALERIA BELLA (Milano) racconta SOFIA USLENGHI
- Ncontemporary (Milano – Londra – Venezia) racconta SALVATORE VITALE
Veduta sull’ingresso di ArteFiera 2024
@ GALLERIA VALERIA BELLA, Milano
Perché hai scelto di presentare SOFIA USLENGHI ad ArteFiera 2024?
Michele Bella, gallery director: Sofia Uslenghi (1985) è stata la prima donna a entrare nella nostra squadra di fotografi. L’abbiamo fortemente voluta perché volevamo un tocco di femminilità forte e deciso, che ci mancava, e che volevamo introdurre nel nostro team per dare al nostro pubblico e ai nostri clienti uno sguardo diverso, un punto di vista al femminile, molto importante e decisamente personale come il suo.
Ne abbiamo poi seguito e sostenuto la crescita, culminata con la partecipazione alla mostra Fotografe! a Firenze nel 2022, e più recentemente con una puntata a lei dedicata nell’ambito della docu-serie Le Fotografe andata in onda su Sky Arte nel 2023.
Sofia ha più volte fatto parte del nostro progetto espositivo in fiere importanti come Paris Photo e Photo London, e quest’anno a Artefiera a Bologna.
Abbiamo scelto lei perché la sua fotografia è sempre fresca e ricca di contenuti positivi, come la sua simbiosi con la natura, l’attaccamento alle radici e il culto della famiglia, il senso di appartenenza ad un nucleo sociale, tutti valori molto sentiti e apprezzati dal suo pubblico.
Sofia Uslenghi è una giovane donna del Sud che vive al Nord.
Questa lontananza da casa è il tema ricorrente del suo lavoro, ostinatamente improntato sulla nostalgia per la sua terra natia, una terra ormai lontana fisicamente ma profondamente radicata in lei.
Le foto di Sofia sono piene di Sud.
Ma sono anche piene di Sofia. Nel vero senso della parola.
Il denominatore comune delle fotografie di Sofia Uslenghi è che ritraggono sempre lei, ora mostrandone il volto, ora a figura intera, in sovrimpressione a immagini di paesaggi, fiori, piante, o anche a ritratti di membri della sua famiglia tratte da vecchi album di foto di tanti anni fa.
I paesaggi sono quelli aspri della Calabria, dove è nata, o quelli più dolci della Sicilia, dove ha vissuto in seguito. Sono paesaggi che esprimono diversi stati d’animo, rappresentati metaforicamente da rocce, scarpate, vallate, oppure agavi, fichi d’India, palme, spiagge, onde; oppure luoghi familiari come la casa della nonna.
Questo mix artistico con risvolto psicologico, induce l’osservatore a cercare nel profondo quali sono le motivazioni di Sofia.
Lasciando stare per un attimo le questioni di puro carattere tecnico, non si può far altro che chiedersi il significato di questa voglia di rappresentarsi e di porsi così ostinatamente al centro di una ricerca artistica, formale ma anche ricca di contenuti.
A metà strada tra Vivian Maier e i selfie, ma in realtà lontana da entrambi, la prima cosa che verrebbe da pensare è che Sofia sia alla ricerca di sé stessa e in qualche modo stia cercando di trovarsi attraverso le sue fotografie.
In realtà, osservando con quale maestria lei sappia posare davanti all’obiettivo, e quali sorprendenti risultati riesca a ottenere senza guardare nel mirino, si direbbe che Sofia si conosca perfettamente e che giochi su questa ambiguità per sedurre lo spettatore.
Rendering installation view: ArteFiera 2024, stand GALLERIA VALERIA BELLA
Works by Sofia Uslenghi
Sofia Uslenghi: Maps #29, 2022 – Stampa Fine Art digitale ai pigmenti di colore su carta cotone, 60 × 37.2 cm
Sofia Uslenghi: Maps #30, 2022 – Stampa Fine Art digitale ai pigmenti di colore su carta cotone, 60 × 37.2 cm
– www.valeriabella.com
– www.sofiauslenghi.it
@ Ncontemporary, Milano
Perché hai scelto di presentare SALVATORE VITALE ad ArteFiera 2024?
Federica Barletta, gallery director: Ncontemporary da sempre supporta artisti internazionali mid career che si fanno anche testimoni delle urgenze politiche e sociali di oggi attraverso una ricerca formale che dimostri una predisposizione alla sperimentazione del medium.
È stato scelto di presentare nell’edizione 2024 di ArteFiera, la ricerca di di Salvatore Vitale (1986) con il lavoro Death by GPS, proprio perché ambasciatore dei cambiamenti sociali ed economici influenzati dallo sviluppo tecnologico.
In particolare Death by GPS esplora come i processi di automazione stanno trasformando il lavoro e quali conseguenze si possono immaginare in una prospettiva a lungo termine.
La prima parte del progetto (ancora oggi in corso) si concentra sulla regione del Guateng in Sudafrica poiché storicamente è un territorio che è stato oggetto di dinamiche imperialistiche e sfruttamento per le sue enormi riserve minerarie e che oggi ospita molto dei lavoratori freelance operanti in ambito IT e che lavorano per compagnie prettamente occidentali.
Durante ArteFiera 2024, sono stati esposti due grandi schermi che inscenavano l’esplosione – sabotaggio – di due componenti hardware, un pc e una stampante.
I display presentati in fiera sono una parte di un lavoro, esposto nel 2023 al MAST di Bologna tra i 5 finalisti del Photography Grant on Industry and Work, che nella sua forma utilizza la struttura del mixtape e che comprende un collage video, un film saggio, fotografie e video musicali in cui troviamo la documentazione di eventi reali e riprese di sabotaggi inscenati.
Death by gps ha l’obiettivo di stabilire un legame tra la gig economy, l’attività mineraria e l’idea di sabotaggio tecnologico nel solco delle nuove forme di luddismo dell’era post capitalista.
Installation view: ArteFiera 2024, stand Ncontemporary
Works by Salvatore Vitale
Salvatore Vitale: Film still from “Listen to y’all, it’s a sabotage” – 4K video installation 55″, color, from “Death by GPS”, 2022
Salvatore Vitale: Film still from “Listen to y’all, it’s a sabotage” – 4K video installation 55″, color, from “Death by GPS”, 2022
– https://ncontemporary.com/
– https://www.salvatore-vitale.com/
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