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ArtVerona 2021: 5 artisti (under 40) per 5 gallerie

In occasione di ArtVerona 2021, 5 gallerie selezionate presentano il lavoro di 5 artisti, nati tra gli anni ’80 e ’90, che lavorano con tecniche e tematiche diverse.

Finalmente ArtVerona 2021!

Questa sedicesima edizione è stata un po’ surreale, come se ci trovassimo a camminare tutti insieme attraverso un sogno che diventa realtà presente, in cui poter guardare tanto de visu e chiacchierare ancor di più con amici di lunga data e nuovi incontri.

Finalmente mi sono riempita gli occhi di arte di tutti i tipi!

Anche se di alcune cose avrei fatto volentieri a meno, ArtVerona 2021 si è confermata essere una fiera frizzante, dentro e fuori dai padiglioni.

Spulciando tra gli stand, mi hanno incuriosita in particolar modo 5 proposte, tutte casualmente realizzate da artisti nati tra gli anni ’80 e ’90: under 40 per caso, o forse si tratta di una sorta di risposta al mio modo di esplorare una fiera.

Anche questa volta ho voluto dare la possibilità a ciascun gallerista di motivare la propria scelta, presentando le opere esposte e la ricerca di ogni artista.

In ordine alfabetico, rispondono le 5 gallerie che ho invitato.

>> Link ad artisti e gallerie in fondo all’articolo.

Panoramica ArtVerona 2021 | ph. Skymind Images
Panoramiche della 16a edizione di ArtVerona, 15-17 ottobre 2021. | Ph. Skymind Images

@ ADD-art, Spoleto
Perché hai scelto di presentare GIULIA MANFREDI ad ArtVerona 2021?

Alessia Vergari, direzione artistica ADD-art: La 16 edizione di ArtVerona 2021 si è subito presentata con un’identità visiva molto precisa: leggere i cambiamenti che stanno attraversando il mondo.

ADD-art non ha avuti dubbi sull’artista che meglio potesse raccontare queste mutazioni: Giulia Manfredi (1984). Il racconto del contatto tra l’uomo e la natura è da sempre il fulcro del suo lavoro, la ciclicità e caducità di alcune armonie e flussi vitali si realizzano nelle sue opere con una delicatezza e profondità non comune ad altri artisti.

La sua ricerca estetica nasce dalla volontà di indagare la natura e le sue innumerevoli forme, il mistero che si cela nell’armonia di alcune sue espressioni e il loro deperimento.

Anche se a volte in maniera provvisoria, c’è lo studio di un nuovo equilibrio, una proporzione tra forma e sostanza, in cui lo scadimento della forma tanto ambita va di pari passo con la rigenerazione della sostanza.

I suoi ultimi lavori cercano di ricostruire questo ‘patto’ tra uomo e natura, generando nuovi ecosistemi all’interno di strutture rigide come il marmo intagliato in forme ordinate e prestabilite; si creano così nuovi equilibri e armonie, forse anche nuove modalità di rapportarsi con la natura in un continuo dialogo con essa.

Chissà se proprio questo prendersi cura e trasformarsi a vicenda attraverso l’ascolto e l’osservazione potrebbe anche essere il modo giusto per ristabilire una consonanza con il mondo e con i suoi continui cambiamenti.

ArtVerona 2021 | Giulia Manfredi: Blight, 2021 | foto credits Diego Randazzo | courtesy ADD-art, Spoleto
Giulia Manfredi: Blight, 2021 – video e marmo su base di legno, cm 145x27x19 | foto credits Diego Randazzo
ArtVerona 2021 | Giulia Manfredi: Geomanzia, 2019 | foto credits Diego Randazzo | courtesy ADD-art, Spoleto
ArtVerona 2021, installation view: Geomanzia di Giulia Manfredi e i fondatori di ADD-art
ArtVerona 2021 | Giulia Manfredi: Geomanzia, 2019 | foto credits Diego Randazzo | courtesy ADD-art, Spoleto
Giulia Manfredi: Geomanzia, 2019 (dettaglio) – marmo, terra, bonsai su base, 140x35x20cm | foto credits Diego Randazzo | courtesy ADD-art, Spoleto

@ Gian Marco Casini Gallery, Livorno
Perché hai scelto di presentare CLARISSA BALDASSARRI ad ArtVerona 2021?

Gian Marco Casini, direttore: Innanzitutto mi sembra che la fiera di ArtVerona premi gli artisti emergenti, dia loro e ai relativi galleristi molte opportunità di visibilità.

Quello che ho potuto vedere, e parlo della mia esperienza personale, è una maggiore attenzione dei visitatori. Una loro maggiore predisposizione all’ascolto delle mie parole e di quelle di Clarissa (che è stata con me in stand).

In sintesi ArtVerona è, per me, una delle migliori opportunità italiane per presentare al pubblico un artista emergente.

Ho deciso di portare un solo show di Clarissa Baldassarri (1994) ad ArtVerona 2021 per premiare il lavoro da lei fatto nei giorni di lockdown del 2020. Questi giorni chiusa in casa, le hanno permesso di approfondire dei concetti introdotti nella sua mostra personale “Ausiliare” (febbraio-marzo 2020) a Le Scalze, Napoli.

Le interessava dare forma e, quindi, plasticità alle interazioni sonore che avvengono in uno spazio, amplificate dai visitatori.

Così nei 53 giorni di lockdown, dal balcone di casa nel centro storico di Napoli ha registrato le intensità sonore del “silenzio” e ha proiettato sulla facciata del palazzo di fronte il grafico risultante.

Ha poi stampato e assemblato i 53 archivi giornalieri, che abbiamo deciso di presentare in fiera.

Insieme a questo lavoro, in stand abbiamo riproposto due lavori già esposti nella personale di Clarissa in galleria “Entropia” (settembre-ottobre 2020): un video fatto con Google Street View che percorreva in digitale la strada che porta dalla casa di Clarissa a Napoli a quella dei suoi genitori a Potenza Picena (MC) e una “mappa” dell’Italia senza confini e con stampati tutti i nomi dei comuni italiani non nelle loro posizioni designate.

A chiudere l’esposizione in fiera, una scultura sonora in ferro con una traccia audio di un performer che recita l’analisi grammaticale di un passo della Genesi dell’Antico Testamento.

Quindi, ho pensato che ArtVerona 2021 fosse l’occasione giusta per raccontare e dare un’unica visione dei progetti di Clarissa sviluppati da marzo 2020 a maggio 2021.

Infine, sono felice dell’ulteriore riscontro ricevuto nell’ambito di Level 0 di ArtVerona, grazie al quale Clarissa Baldassarri è stata selezionata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e sarà inserita nella prossima programmazione dell’istituzione.

ArtVerona 2021, installation view: stand SO2 Pad. 12 Gian Marco Casini Gallery
ArtVerona 2021, installation view: stand SO2 Pad. 12 Gian Marco Casini Gallery | Crediti Fotografici: Gian Marco Casini Gallery, Livorno
ArtVerona 2021 | Clarissa Baldassarri: Quando piombò il silenzio e il tempo sembrò essersi fermato (53 archivi di intensità sonore-Marzo/Maggio 2020), 2020-2021 | Gian Marco Casini Gallery, Livorno
Clarissa Baldassarri: Quando piombò il silenzio e il tempo sembrò essersi fermato (53 archivi di intensità sonore-Marzo/Maggio 2020), 2020-2021 – fogli stampati, ferro e pellicola trasparente, installazione di 53 elementi 29,7×21 cm, spessori vari (dettaglio) | Crediti Fotografici: Gian Marco Casini Gallery, Livorno
Clarissa Baldassarri: Entropia n.1, 2020 – stampa laser su telo di plastica, 270×200 cm | Crediti Fotografici: Francesco Levy

@ Gilda Lavia, Roma
Perché hai scelto di presentare LEONARDO PETRUCCI ad ArtVerona 2021?

Gilda Lavia, Art Director: Leonardo Petrucci è un artista, classe 1986, con il quale abbiamo iniziato un percorso di collaborazione da ormai due anni, avviatosi con una sua mostra personale in galleria.

La ricerca artistica di Leonardo Petrucci si concentra attorno a tematiche che riguardano principalmente concetti particolari come la Geometria Sacra, l’Alchimia, la Cabala e l’Astrologia.

Una delle caratteristiche del suo lavoro che mi ha spinto ad esporre le opere in Fiera a Verona è la capacità che ha Leonardo di formalizzare i concetti avvalendosi dell’utilizzo di media differenti.

Nello stand erano infatti presenti tre lavori: un grande disegno sull’origine della vita secondo la teoria della Panspermia; un tappeto realizzato a mano sulla base di misurazioni precise della superficie di Marte (vista attraverso lo schermo dello smartphone, l’immagine del cratere diventa tridimensionale); e un’opera composta sul continuum spazio-temporale.

Sono molto felice di aver esposto a Verona il lavoro di Petrucci soprattutto perché c’è stata la possibilità di mostrarlo a Musei ed Istituzioni che hanno apprezzato molto le opere, fin tanto da selezionarlo tra gli artisti vincitori del Premio Level 0 con la Fondazione Imago Mundi di Treviso.

ArtVerona 2021 |  Leonardo Petrucci: Panspermia (lapis), 2020 | Galleria Gilda Lavia, Roma
Leonardo Petrucci: Panspermia (lapis), 2020 – carboncino e pastello su tela applicati su tavola, cm 99 x 199 | Ph Giorgio Benni, courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia
Leonardo Petrucci: Sol 2524, 2021 – tappeto in lana realizzato a mano , diametro 200×200 cm. | Ph Giorgio Benni, courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia
ArtVerona 202 | Leonardo Petrucci: Space o'clock, 2019 | Galleria Gilda Lavia, Roma
Leonardo Petrucci: Space o’clock, 2019 – orologio su tavola, meteorite e magnete, cm 53 x 53 | Ph Giorgio Benni, courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia

@ Isolo17 Gallery, Verona
Perché hai scelto di presentare SERENA GAMBA ad ArtVerona 2021?

Giovanni Monzon, Art Director: Sono felice di rappresentare Serena Gamba (1982), vincitrice del premio A Collection di ArtVerona 2021, che la vedrà protagonista di una residenza e impegnata nel disegnare un arazzo per il maestro tessitore Giovanni Bonotto.

Fino al 30 dicembre è visitabile in galleria la bipersonale Dell’origine e delle sue variazioni, insieme ad Alessandro Gioiello e a cura di Silvia Concari, che racconta così la sua ricerca.

“Il lavoro di Serena Gamba trova analogia con il concetto di entropia, inteso come processo di trasformazione in cui l’energia muta da una forma all’altra. Allo stesso modo, nelle opere, le raffigurazioni di partenza e studio assumono forme nuove, erodono la fissità dell’origine così come è conosciuta e ricordata, per attivare forme germinanti e nuovi significati.

Una Storia lascia spazio ad altre storie, rivoli di un unico corso principale. Le variazioni stimolano l’immaginazione, la memoria e la ricostruzione dell’opera primaria attraverso i suoi frammenti.

In Serena Gamba l’immagine originale viene celata e negata, riproposta in maniera “aerea” e invisibile agli occhi. Questo lo si nota nelle tele, dove protagonista visiva è la parola, che non è solo significato ma anche significante.

La disposizione delle parole non è casuale, le lettere a grafite sono talvolta accompagnate da segni e cuciture. Le grafie creano sulla tela una costellazione, un contrasto tra chiari e scuri, un gioco mentale di punti da collegare.

Si attivano così delle memorie visive, e chi guarda è portato ad immaginare, a ricordare. Serena Gamba, infatti, nella sua ricerca artistica pone grande attenzione alla memoria, che ha come altra faccia il non ricordato e l’oblio.”

installation view: Dell’origine e delle sue variazioni. Serena Gamba e Alessandro Gioiello, a cura di Silvia Concari | 09 ottobre-30 dicembre 2021, Isolo17 Gallery – Verona
Serena Gamba: Lettura e obnubilamento Cella n.3, 2021 – grafite su tela, filo nero, 184 x 157 cm | Courtesy Isolo 17 Gallery, Verona

@ Kromya Gallery, Verona-Lugano
Perché hai scelto di presentare XHIMI HOTI ad ArtVerona 2021?

Riccardo Steccanella, Art Director: Perché ho sempre creduto nella ricerca raffinata e rigorosa di Xhimi Hoti (1991), potrei dire che da un punto di vista artistico l’ho visto crescere.

Quando ci siamo conosciuti era studente dell’Accademia Cignaroli di Verona, il suo lavoro era ancora ruvido ma lasciava già intravedere quello che sarebbe emerso negli anni a venire.

Nel 2014 la sua prima mostra personale nella mia galleria con notevoli soddisfazioni, sia dal punto di vista della critica sia del risultato. Lo stesso anno viene selezionato come finalista per il concorso ”Premio Griffin” e l’anno seguente al premio COMBAT.

Nel 2017 vince una residenza d’artista alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia dove per un anno vive e sviluppa la sua ricerca condividendo idee con altri giovani artisti.

Da sempre affascinato dallo spirito futurista di Sant’Elia, Xhimi focalizza la sua ricerca sulla prospettiva e sulla rappresentazione dello spazio, concepito come una sovrapposizione geometrica di volumi, superfici e forme, nelle quali si percepisce un effetto di movimento. Il risultato sono dipinti dal richiamo tridimensionale ottenuto anche grazie al sapiente utilizzo cromatico delle tonalità del grigio.

Nel 2018 si trasferisce a Londra dove il movimento e l’osservazione di luoghi diversi diventano fondamentali per la sua ricerca.

I nostri rapporti comunque non si sono mai interrotti, siamo sempre rimasti in contatto con la promessa che una volta rientrato in Italia avremmo ricominciato a lavorare assieme e, complice il periodo storico che ci ha visti coinvolti in quest’ultimo anno e mezzo, dopo aver mostrato il suo lavoro ai miei soci, che ne sono rimasti entusiasti, abbiamo deciso di offrirgli la possibilità di lavorare con Kromya Art Gallery iniziando proprio con ArtVerona come trampolino di lancio.

ArtVerona 2021 | XHIMI HOTI: Senza titolo n° 63, 2018 | Kromya art gallery, Verona
XHIMI HOTI: Senza titolo n° 63, 2018 Fondazione Bevilacqua La Masa – acrilico e inchiostro su tela, 160×180 cm
ArtVerona 2021 | XHIMI HOTI: Senza titolo n° 62, 2017 | Kromya art gallery, Verona
XHIMI HOTI: Senza titolo n° 62, 2017 Fondazione Bevilacqua La Masa – acrilico e inchiostro su tela, 120×140 cm
ArtVerona 2021 | XHIMI HOTI: Senza titolo n° 64, 2018  | Kromya art gallery, Verona
XHIMI HOTI: Senza titolo n° 64, 2018 Fondazione Bevilacqua La Masa – acrilico e inchiostro su tela, 120×140 cm

FONTI e APPROFONDIMENTI:
- sito ufficiale ArtVerona (link)
- sito ufficiale ADD-art, Spoleto (link)
- sito ufficiale dell'artista Giulia Manfredi (link)
- sito ufficiale Gian Marco Casini Gallery, Livorno (link)
- sito ufficiale dell'artista Clarissa Baldassarri (link)
- sito ufficiale Galleria Gilda Lavia, Roma (link)
- profilo IG ufficiale dell'artista Leonardo Petrucci (link)
- sito ufficiale di Isolo17 gallery, Verona (link)
- sito ufficiale dell'artista Serena Gamba (link)
- sito ufficiale di Kromya art gallery, Verona/Lugano (link)
- profilo IG ufficiale dell'artista Xhimi Hoti (link)

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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