Red Lab Gallery nasce nel 2018 a Milano, nel quartiere Solari-Tortona, sotto la grintosa guida della gallerista Lucia Pezzulla.
La galleria si caratterizza da subito come luogo di sperimentazione per artisti emergenti e mid-career, dedicando particolare attenzione a quei linguaggi di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia, in grado di promuovere un cambiamento sociale, politico, ambientale.
A pochi anni dalla fondazione, apre la seconda sede in Salento, che si amplia e trasforma presto in spazio di residenza e accoglienza per l’arte e per la cittadinanza.
Ad arricchire l’intero programma, due progetti editoriali accompagnano le tappe espositive, culturali e vitali di Red Lab Gallery, galleria-laboratorio-casa dalle tante anime unite nella costruzione di un immaginario contemporaneo che diventi propulsore per la collettività.
>> Fonti e approfondimenti in fondo all’intervista.

ritratto di Lucia Pezzulla, direttrice di Red Lab Gallery
Partiamo dal nome che hai dato alla tua galleria: perché Red Lab Gallery e quali peculiarità presenta a livello di ricerca e proposte?
Lucia Pezzulla: Il nome Red Lab Gallery nasce dalla volontà di comunicare energia, passione e sperimentazione.
Red, ovviamente, sta per rosso. Un colore che evoca forza vitale, creatività, attenzione… e poi è anche il colore che viene associato al mio segno zodiacale: l’ariete.
La parola Lab sottolinea la dimensione di laboratorio, di uno spazio aperto alla ricerca, alla sperimentazione e al dialogo tra linguaggi artistici diversi con l’obiettivo di avvicinare l’arte alla vita e promuovere una partecipazione interattiva.
La galleria si distingue per una proposta curatoriale che unisce arte contemporanea, fotografia, design e progetti interdisciplinari, con una forte attenzione alla contaminazione tra arti visive e ambiti come la scienza, il sociale e la tecnologia.
Red Lab Gallery non si limita a esporre opere, ma punta a generare processi di riflessione e confronto, coinvolgendo artisti emergenti e mid career e creando sinergie tra pubblico, territorio e istituzioni.

opening: Suspendend di Luca Spano – Red Lab Gallery Milano, 2024 | Courtesy Red Lab Gallery
Nel 2021 hai aperto una seconda sede a Lecce. Come mai proprio in questa città e come dialoga con la sede principale?
Lucia Pezzulla: Il particolare momento storico vissuto durante il covid ha aumentato in me il desiderio di aprire una nuova sede a Lecce.
Scelta, quest’ultima, non casuale, poiché sono originaria del Salento e dunque ho sentito forte la necessità di creare, proprio nella mia terra d’origine, un centro propulsore di ricerca artistica ispirato alle radici culturali e alle tradizioni del Mediterraneo, che trova una naturale congiunzione con la contemporaneità in un luogo che, solo apparentemente, è considerato antico, ma che in realtà da sempre è crocevia di culture.
Nel 2024 la galleria salentina da Lecce si è spostata a Casamassella, mio paese natale, dove ho ristrutturato la vecchia legnaia di famiglia.
La ristrutturazione è durata due anni, ma oggi dalla nuova e più ampia sede della galleria si accede anche a The ApARTment uno spazio pensato per dare la possibilità di ospitare artisti per la realizzazione di residenze e progetti site specific a forte contenuto sociale, ma anche attrarre visitatori e turisti interessati all’arte, contribuendo così a sviluppare un flusso turistico che vada oltre il turismo tradizionale.
La prima residenza, frutto di una call alla quale hanno aderito più di 70 artisti senza limiti di età e disciplina, mirava a sensibilizzare e porre attenzione sul pericolo dell’erosione delle coste e sull’arretramento delle spiagge in Salento.
Il programma di residenze è volto, oltre al coinvolgimento delle comunità locali, anche alla collaborazione con realtà significative del territorio che si occupano della promozione dell’arte contemporanea, come ad esempio il Museo Pino Pascali di Polignano a mare, il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, l’Associazione Culturale Kora di Castromediano dei Greci.
Red Lab Gallery Milano e Red Lab Gallery Salento lavorano in maniera sinergica, ciascuna delle due sedi conduce una propria programmazione autonoma ma insieme lavorano per promuovere l’arte contemporanea nella sua totalità all’interno di due città agli antipodi, estendendo in questo modo lo sguardo sull’intera Penisola.

opening: dove le dune – RED LAB GALLERY Casamassella, 2024 | Courtesy Red Lab Gallery | ph. Eve Zanenga
Come avviene la selezione degli artisti con cui lavora Red Lab Gallery?
Lucia Pezzulla: Come ho detto all’inizio, uno degli obiettivi primari della galleria è quello di generare momenti di riflessione e confronto, sostenere l’arte che promuove il cambiamento sociale, l’inclusività o la sensibilizzazione su determinate tematiche ambientali e sociali.
La selezione degli artisti non può prescindere da tutto questo, è un processo dinamico e bidirezionale che avviene spesso in maniera spontanea, a volte quasi ineluttabile.

installation view: Event Horizon, Red Lab Gallery Milano, 2024 / works by Claudia Fuggetti e Giulia Manfredi | Courtesy Red Lab Gallery | ph. Eve Zanenga
Puoi raccontarci i diversi contesti di attività, pubblico e riscontro tra le due sedi?
Lucia Pezzulla: Milano è la sede storica, situata in un quartiere molto vivo e interessante artisticamente.
Si è consolidata negli anni attorno al linguaggio fotografico anche se da qualche tempo ci stiamo aprendo maggiormente a progetti che coinvolgono più media come pittura, scultura, disegno, video e installazioni.
Ha un pubblico più eterogeneo, abituato a fruire l’arte contemporanea, con forte presenza di professionisti del settore, critici e collezionisti, artisti e studenti.
In Salento, invece, è un discorso diverso. È incubatore culturale dalle forti potenzialità, non particolarmente avvezzo all’arte contemporanea, ma che sta vivendo un momento storico molto interessante, animato da frequenti iniziative culturali portate avanti da un considerevole e stimato numero di realtà operanti sul territorio.
Per quanto ci riguarda, in Salento ci stiano focalizzando su attività spesso ibride tra arte, comunità, territorio, collaborazioni con enti locali, come ad esempio le residenze artistiche. Credo che sia la formula più appropriata per invitare il pubblico che ci segue ad accostarsi sempre di più all’arte contemporanea e allo stesso tempo può essere un modo per valorizzare le risorse culturali e naturali del territorio, rendendo la comunità più visibile su scala nazionale o internazionale.
C’è ancora tanta strada da fare, ma come si usa dire “gioco in casa” e questo comporta per me una maggiore responsabilità ma anche maggiore motivazione. È una bella sfida!

installation view: Il Cerchio, RED LAB GALLERY Milano, 2025 | Courtesy Red Lab Gallery | ph. Eve Zanenga
Quali sono le difficoltà maggiori che incontri nel panorama attuale?
Lucia Pezzulla: Le difficoltà per una galleria d’arte oggi non sono poche, anzi!
Sono richieste modalità di fruizione e acquisto più dinamiche e digitali e occorre cercare di stare al passo. Mantenere una presenza efficace online (sito, social media) tutto ciò richiede competenze, tempo e risorse.
Gli artisti oggi cercano sempre maggiore autonomia e visibilità e i collezionisti tendono a muoversi verso canali alternativi, basti pensare a piattaforme digitali come Artsy, o altro.
E poi ci sono i costi per la partecipazione alle fiere e relativa logistica che sono sempre più elevati.
Se non ci sono i ritorni sperati occorre cercare di rientrare in qualche modo, abbassando gli investimenti su altri fronti, tipo sostenere le nuove produzioni artistiche. E questo è un peccato.
Per non parlare dell’incertezza economica globale, che sta rallentando molto gli investimenti nel settore culturale.
Insomma, non è un momento facile, si sa, ma questo mi spinge a lavorare ancora meglio e a fare in modo che le nostre proposte artistiche continuino ad essere di qualità.

installation view: stand Mia Photo Fair, 2022 | Courtesy Red Lab Gallery
Negli anni, la galleria si è arricchita di due progetti editoriali: Red Lab Edizioni e Tutte quelle cose. Di che cosa si tratta e perché sono nati?
Lucia Pezzulla: Red Lab Edizioni nasce nel 2020 come naturale evoluzione dell’attività espositiva della galleria. La promozione dell’arte contemporanea è stata estesa così alla pubblicazione di libri e cataloghi in edizioni limitate curate nei minimi dettagli, in cui gli artisti che collaborano con la galleria vengono attivamente coinvolti.
Red Lab edizioni gestisce inoltre il magazine online Tuttequellecose, diretto da Giovanna Gammarota, che esplora temi legati alla fotografia e all’arte visiva e al linguaggio artistico contemporaneo in generale.
La pubblicazione si focalizza su un’indagine di taglio critico, avvalendosi di contributi, idee, opinioni di artisti, curatori, cineasti, intellettuali e cultori della materia del panorama nazionale e internazionale.
Sia Red Lab edizioni che Red Lab Gallery si avvalgono anche della preziosa collaborazione di Eve Zanenga, che con competenze in ambito artistico e tecnologico, affianca quotidianamente Giovanna e me in ogni progetto.

installation view: stand Paris Photo, 2023 | Courtesy Red Lab Gallery
Quali progetti hai per il futuro di Red Lab Gallery?
Lucia Pezzulla: Ci sono diversi progetti in cantiere.
A brevissimo è previsto un restyling della brand identity che rifletterà meglio le differenti e complesse anime di Red Lab Gallery.
Lavoreremo anche sul rifacimento del nostro sito web, in modo da renderlo non solo più attuale ma anche più interattivo per raggiungere un pubblico più ampio e internazionale.
Portare la galleria a un livello più internazionale, è infatti l’obiettivo per i prossimi anni, per questo cercheremo anche di partecipare regolarmente a fiere d’arte, sia in Italia che all’estero.
Stiamo lavorando inoltre con Istituzioni, fiere, collaborazioni con altre gallerie per far conoscere maggiormente la nuova realtà salentina in modo che diventi un punto di riferimento, un ambiente inclusivo e diversificato per artisti e appassionati d’arte.

installation view: stand The Phair, 2024 | Courtesy Red Lab Gallery
E qual è la prossima programmazione espositiva?
Lucia Pezzulla: Nella sede milanese è previsto a giugno un intrigante esperimento estivo che sto costruendo insieme ad Andrea di Contin di “Corpi sul palco”. Si tratta di un evento che “uscirà fuori dagli schemi” e che vedrà coinvolta una giovanissima e sorprendente artista.
A fine settembre riprenderemo con la programmazione ufficiale. Partiremo con una bipersonale dedicata al disegno, alla carta e al ricamo e subito dopo ci concentreremo su due grandi personali di due artiste internazionali con le quali abbiamo cominciato un dialogo molto interessante e costruttivo che si svilupperà per tutto il 2026.
In Salento è previsto l’intervento in galleria di una bravissima artista la cui ricerca si è sempre si focalizzata sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda e sulle relazioni tra l’individuo e la collettività, in occasione di Caloma festival. ll festival, giunto alla sua seconda edizione, con un programma ricco di eventi e interventi artistici, animerà il borgo Casamassella nel mese di luglio.
A fine settembre invece partirà la residenza premio “Scisti e vinisti” realizzata in collaborazione con la fiera di fotografia The Phair di Torino, a cura Francesca Canfora.
L’ autore, individuato durante la VI edizione di The Phair, si confronterà con la comunità, le maestranze e il territorio salentino per realizzare un progetto artistico fotografico inedito. Questo verrà presentato poi in galleria nella in primavera 2026.
Il nome della residenza “Scisti e vinisti” rimanda ad una locuzione salentina che significa “sei andato e tornato” un’espressione che indica il movimento di spostarsi da un luogo a un altro per poi farvi ritorno. Un invito, dunque, ad allontanarsi dal concetto del turismo mordi e fuggi per sviluppare invece un legame autentico con un posto.
FONTI e APPROFONDIMENTI:
– sito ufficiale Red Lab Gallery, Milano / Casamassella (link)
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