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Premio ANGAMC 2020: Roberto Casamonti, una vita nell’arte

È lo stimato gallerista fiorentino Roberto Casamonti a essere insignito del Premio ANGAMC 2020, giunto alla sua quarta edizione, conferito con emozione diffusamente condivisa durante l’ultima edizione della bolognese Arte Fiera.

Tutti noi lo conosciamo insieme a Tornabuoni Arte, marchio della cultura italiana nel mondo con sedi a Firenze (1981), Crans Montana in Svizzera (1993), Milano (1995), Forte dei Marmi (2004), Parigi (2009), Londra (2015); con Tornabuoni Arte Antica attiva dal 2006 e, infine, con la Collezione Roberto Casamonti che ha aperto i battenti nel 2018.

Intuito, competenza, perseveranza e capacità di anticipare il mercato sono solo alcune delle motivazioni alla base del conferimento a “una galleria che ha saputo imporsi nel difficile mondo dell’arte internazionale divenendo un modello per chi, agli inizi della propria attività di gallerista, sogna di partire dalla provincia italiana per esportare la propria idea di arte nelle fiere più prestigiose e di collaborare, da interlocutore privilegiato, con rilevanti istituzioni museali.” – dichiara Mauro Stefanini, Presidente ANGAMC in carica.

Da quando abbiamo parlato insieme del Premio ANGAMC e dell’importanza del ruolo culturale, non solo economico, che le gallerie d’arte possono avere per la società è passato un anno intenso.

Adesso sentiamo che cosa ci racconta lui, Roberto Casamonti, a proposito del futuro dell’arte contemporanea italiana.

Roberto Casamonti - Premio ANGAMC 2020
Roberto Casamonti durante la cerimonia di premiazione – Premio ANGAMC 2020
Spinto dalla passione per l’arte trasmessa dal padre, nel 1981 ha inizio l’avventura di via Tornabuoni a Firenze. Come si sente ripensando proprio agli esordi della sua carriera alla luce del Premio ANGAMC 2020, recentemente ricevuto a ulteriore coronamento della stessa?

Roberto Casamonti: Il conferimento del Premio ha per me un importante valore, evidenzia un tragitto lungo una vita che ho percorso nel mondo dell’arte.
Da adolescente mio padre mi conduceva con sé negli studi degli artisti toscani, quel mondo connotato da colori, tele, dipinti, dall’odore della trielina ha influenzato il mio immaginario, tale che con coraggio nel 1981 inaugurai la mia prima galleria.

Il percorso che arriva ad oggi è stato molto impegnativo, per questo credo che la finalità del Premio sia quella di rendere omaggio non solo alla realtà odierna delle gallerie italiane che annualmente vengono premiate, ma anche a tutta la loro storia precedente, letta in termini di impegno e perseveranza.

Che cosa significa essere gallerista, oggi come allora?

Roberto Casamonti: La dimensione dell’arte ha sempre coinciso con la mia vita, nel tempo si è definita una continua osmosi tra le due realtà, il perno tra le due condizioni è rappresentato dalla volontà di filtrare la mia esistenza attraverso le suggestioni, l’entusiasmo propositivo che l’arte riesce a trasmettermi.

Essere gallerista e collezionista per me coincide con il mio istinto vitale più profondo, questa condizione che considero inalienabile non è mai cambiata negli anni.

Roberto Casamonti riceve il Premio ANGAMC 2020
Consegna del Premio ANGAMC 2020 | Roberto Casamonti (a sinistra) riceve la targa da Mauro Stefanini, Presidente ANGAMC in carica (a destra)
I traguardi nella storia della Tornabuoni Arte sono evidenti. Vorrei invece parlare delle difficoltà superate nell’ombra, di tutti quei piccoli tasselli che hanno rafforzato i sogni e le convinzioni, nascosti alla base di ogni successiva vittoria. Quali sono state, in questo senso, le sfide più temerarie e decisive?

Roberto Casamonti: Ogni realtà è il risultato ultimo di percorsi complessi in cui più condizioni concorrono a definirla, quali la volontà, le aspirazioni, i desideri e un costante impegno. Questi elementi sono alla base di ogni scelta che ha caratterizzato le diverse fasi del mio percorso professionale.

Le sfide sono molteplici, dall’acquisizione di una nuova opera d’arte, all’apertura delle diverse sedi della Tornabuoni Arte in Italia e all’estero.

Tra le scelte importanti annovero l’inaugurazione a Firenze nel 2018 (al piano nobile di Palazzo Bartoli Salimbeni), della Collezione che porta il mio nome, le cui opere sono in mostra ma non in vendita. All’interno di essa sono visibili una selezione di lavori databili dagli inizi del Novecento fino ai nostri giorni, divisi in due diversi momenti espositivi.
Sono opere che ho amato e che hanno segnato momenti importanti della mia storia di collezionista.

Installation view: Antologia scelta 2017 – Tornabuoni Arte, Firenze, 2017 | ph. Tornabuoni Arte
Come ha visto cambiare il sistema intorno a lei negli ultimi 40 anni?

Roberto Casamonti: L’arte in questi anni si è avvalsa di sempre nuovi codici linguistici, questa apertura le ha permesso di interagire con il pubblico attraverso diversi canali di comunicazione che hanno posto sempre più in discussione l’assetto tradizionale della pittura da cavalletto.
Il confine tra artista-opera e spettatore si è costantemente assottigliato, questa trasfusione di mondi e di realtà ha permesso all’arte di definire una identità basata sul coinvolgimento dei luoghi e del pubblico, condizione estetica accentuata ancora di più dall’uso di nuove tecnologie preposte ad evidenziare l’esperienza conoscitiva e percettiva dell’arte.

Esiste un qualche desiderio o progetto non ancora realizzato?

Roberto Casamonti: I desideri quando diventano progetti sono linfa vitale per le mie forze e per il mio intelletto. Il mio maggior desiderio è quello di continuare a desiderare, di non arrendermi alla vita e di continuare a cercare nuove opere che sappiano entusiasmarmi.

Installation view: Bianco Italia – Tornabuoni Arte, Firenze, 2013 | ph. Pietro Savorelli
Che cosa pensa dell’arte attuale?
Che cosa sogna, invece, per l’arte del futuro?

Roberto Casamonti: L’arte attuale, come tutta l’arte contemporanea posta in relazionale al proprio tempo storico, ha il duplice ruolo di rappresentare l’evoluzione di ciò è stato e di porre le basi estetiche e linguistiche di ciò che sarà. Inoltre deve preservare un doppio registro di lettura che la pone in relazione sia con le ragioni introspettive dell’artista sia con la realtà che la circonda.

Non è pensabile immaginare un’arte del futuro che sia completamente avulsa dai grandi temi contemporanei, quali l’ambiente, le continue mutazioni sociali, le migrazioni considerate anche nella loro accezione culturale.

Quali consigli vorrebbe dare a chi si approccia oggi al mondo dell’arte, ovvero ad artisti, collezionisti o galleristi di domani?

Roberto Casamonti: Il mondo dell’arte è estremamente articolato nelle sue figure rappresentative, le tre categorie che mi ha citato si rapportano alla stessa dimensione da punti di vista diversi, per ogni categoria ci sono degli elementi che inevitabilmente le accomunano, quali la conoscenza dell’arte, la disponibilità ad avere uno sguardo sempre aperto al nuovo, una saggia curiosità mai fine a se stessa ma che sia connotata dalla volontà di ricerca.

Aggiungerei inoltre, come elemento indispensabile, quell’indefinibile trasporto emotivo e intellettivo che educa ed affina la nostra sensibilità all’arte.
Questi presupposti mi hanno permesso di notare artisti prima che fossero apprezzati dal grande pubblico, quali Fontana, Boetti, Dorazio, ho creduto in loro e ad oggi posso affermare che il tempo mi ha dato ragione.

Installation view: Antologia Arte Moderna e Contemporanea 2020 – Tornabuoni Arte, Firenze, 2020 | ph. Valentina Grandini
Che cosa vedremo prossimamente nelle sedi della galleria?

Roberto Casamonti: Tra i diversi eventi in corso nelle nostre sedi vi segnalo la mostra “Morandi, Balla, de Chirico and Italian Painting 1920-1950” che sarà visibile fino al 18 aprile, inaugurata nella sede della Tornabuoni Art di Londra.
In mostra oltre trenta opere d’arte di importanti artisti italiani come Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Giacomo Balla, Gino Severini e molti altri. Il progetto prende ispirazione dalla “Prima Mostra del Novecento Italiano” che ebbe luogo a Milano nel 1926 a cura di Margherita Sarfatti.

Il 2020 sarà caratterizzato da un importante programma espositivo che interesserà le nostre sedi italiane ed estere, ma anche la Collezione Roberto Casamonti.
Tutti i progetti espositivi nascono dal supporto che nel tempo mi hanno dato i miei figli, le persone a me care e miei collaboratori.
Vi invito a seguire le segnalazioni sui i nostri canali di comunicazione per essere costantemente aggiornati sulle diverse attività.

Roberto Casamonti: Premio ANGAMC 2020
FONTI e APPROFONDIMENTI:
- Premio ANGAMC 2020 (link)
- sito ufficiale Tornabuoni Arte (link)
- sito ufficiale Collezione Casamonti (link)

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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